CANDRIAM. Dopo un rimbalzo dei tassi d’interesse in Europa, la BCE ha deciso di accelerare il suo programma di acquisti (PEPP) senza modificarne la dimensione (1.850 miliardi di euro almeno fino alla fine di marzo 2022).
A cura di Nicolas Forest, Global Head of Fixed Income e membro del comitato esecutivo di CANDRIAM
Gli acquisti nell’ambito del PEPP nel prossimo trimestre saranno condotti a un ritmo significativamente più elevato rispetto ai primi mesi di quest’anno.
La BCE vuole prevenire l’inasprimento delle condizioni di mercato, da qui l’incremento del ritmo del PEPP combinato con una maggiore flessibilità. Tassi più alti possono essere un rischio per le condizioni di credito e la sostenibilità del debito – secondo Christine Lagarde – che è da evitare.
Possiamo ipotizzare che la BCE fisserà un tetto ai tassi d’interesse a lungo termine nella zona euro ed eviterà che il rendimento delle obbligazioni core a dieci anni rimanga in territorio positivo. La BCE monitorerà anche i mercati obbligazionari del credito con una visione olistica del mercato obbligazionario europeo.
La domanda è se il PEPP e la comunicazione della BCE saranno sufficienti a prevenire un inasprimento delle condizioni di mercato. Il massiccio stimolo fiscale statunitense continuerà a mettere sotto pressione i mercati obbligazionari globali. La BCE si trova a far fronte a un difficile bilanciamento tra la prevenzione della pressione inflazionistica e il sostegno ai governi indebitati. Senza dubbio il mercato testerà le reazioni della BCE e la sua capacità di evitare un sell-off delle obbligazioni.
Fonte: BONDWorld.it