Il Punto : Come previsto, la BCE non ha cambiato nulla nel suo quadro di politica monetaria, prendendo atto dei segnali di miglioramento dopo lo shock di marzo e aprile …
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Appello al Consiglio Europeo perché approvi rapidamente Next Generation EU senza depotenziarlo.
– Riunione interlocutoria doveva essere, e tale è stata. Il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha lasciato tutto invariato.
La presidente Lagarde ha dichiarato che la discussione è stata concentrata sullo scenario economico, e che non si è neppure parlato di misure di politica monetaria. Riepilogando:
– Tassi ufficiali: restano rispettivamente a -0,50% (finestra di deposito), 0% (operazioni principali di rifinanziamento), 0,25% (finestra di rifinanziamento marginale).
– APP: confermato l’ammontare mensile di 20 miliardi, così come il plafond aggiuntivo di 120 miliardi da utilizzare entro fine anno.
– PEPP: ovviamente confermato che resterà attivo almeno fino a giugno 2021, e che i reinvestimenti continueranno fino al dicembre 2022. Lagarde ha detto di attendersi che il plafond di 1350 miliardi sia utilizzato interamente, a meno che non ci siano significative sorprese al rialzo da qui a giugno 2021.
Infatti, mentre uno dei due fattori che l’hanno giustificato (le tensioni sui mercati finanziari) oggi è molto ridimensionato, resta il problema di compensare lo shock pandemico sull’economia.
– Indirizzo di politica monetaria: i tassi resteranno pari o inferiori a quelli attuali fino a quando l’inflazione prevista non si sarà avvicinata al 2%, e l’inflazione sottostante osservata non sarà aumentata anch’essa.
Gli acquisti netti APP continueranno fino a poco prima l’aumento dei tassi, mentre i reinvestimenti continueranno ben oltre il primo aumento dei tassi. Tutto confermato.
– Remunerazione riserva: la quota di riserve in eccesso esentata dal tasso negativo resta a 6 volte la riserva obbligatoria. Secondo Lagarde, non c’è necessità di modifiche.
– Per quanto riguarda lo scenario economico, non ci sono sorprese. La BCE si attende una contrazione nel 2° trimestre 2020 in linea con la previsione centrale pubblicata dallo staff il 4 giugno (-13% t/t) e quindi un rimbalzo nel terzo trimestre.
La minore enfasi su scenari alternativi indica che la BCE percepisce i rischi come più ridotti, almeno nel breve termine. Tuttavia, il saldo complessivo dei rischi resta verso il basso, e non è mancata un’esortazione ai governi perché evitino “effetti soglia” legati alla scadenza delle misure di sostegno.
Nessun cambiamento neppure per lo scenario di inflazione: la BCE resta convinta, come a giugno, che nel medio termine “una domanda più debole eserciterà una pressione al ribasso sull’inflazione, che sarà solo parzialmente compensata dalle pressioni al rialzo relative ai vincoli dell’offerta”. Tuttavia, trae un po’ di conforto dall’aumento delle misure di mercato di inflazione futura, e dalla minore revisione delle proiezioni a lungo termine rispetto a quella che ha caratterizzato le proiezioni a breve temine.
La Presidente ha enfatizzato il miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari avvenuto negli ultimi due mesi, considerato un effetto delle misure adottate dalla Banca Centrale. L’indicazione di una futura restrizione delle condizioni creditizie emersa dall’ultima indagine BCE, viene attribuita in parte alle condizioni molto accomodanti passate, e in parte all’attesa che si esaurisca l’effetto delle garanzie pubbliche sulle erogazioni creditizie.
– Lagarde ha concluso con un appello al Consiglio Europeo perché approvi rapidamente la proposta Next Generation EU, preservandone le ambizioni.
A tale riguardo, si è detta fiduciosa che un accordo possa essere raggiunto dai leader che si riuniscono oggi e domani a Bruxelles, ma ha anche rimarcato che il piano deve poggiare su serie riforme strutturali a livello nazionale.
– La prossima riunione di politica monetaria sarà il 10 settembre, e in tale occasione saranno anche aggiornate le stime macroeconomiche dello staff.
Se l’evoluzione dei dati estivi sarà in linea con lo scenario centrale, non ci saranno nuovi annunci neppure a settembre.
Fonte: BondWorld.it