L’inflazione è calata ancora a gennaio, a 0,9% a/a. Anche il CPI core è sceso, a 0,5% a/a da 0,6% precedente. Nel mese, i rincari di alimentari e gas hanno compensato il calo dei carburanti……
Commento di Paolo Mameli, senior economist servizio studi di Intesa Sanpaolo
In prospettiva, stimiamo un’inflazione media 2019 non lontana dai valori correnti, all’1%. Ci aspettiamo un ulteriore calo nei prossimi mesi, seguito da un rimbalzo nella seconda metà dell’anno.
L’inflazione è calata ancora a gennaio, a 0,9% a/a (da 1,1% precedente secondo l’indice nazionale e da 1,2% in base all’armonizzato).
Nel mese i prezzi sono saliti di un decimo sul NIC e scesi di -1,7% sull’IPCA (che tiene conto dei saldi invernali).
I dati sono stati lievemente superiori alle attese.
Nel mese, sull’indice nazionale, le maggiori pressioni al rialzo sono venute dagli alimentari (+0,9% m/m) e dalle spese per abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%, per via soprattutto del rialzo del 2,3% delle tariffe sul gas).
Viceversa, sono calati come atteso i listini nei trasporti (-1,4% m/m), sulla scia dei ribassi dei carburanti.
L’inflazione di fondo è scesa ulteriormente, a 0,5% a/a da 0,6% precedente (per trovare un valore più basso occorre risalire a oltre un anno fa).
In sintesi, il calo dell’inflazione di gennaio non è sorprendente, e non cambia di molto le prospettive.
Pensiamo che il CPI possa rimanere attorno agli attuali livelli per la maggior parte del 2019 (nostra stima sull’anno: 1%).
Stimiamo un’ulteriore flessione nei prossimi mesi, seguita da un rimbalzo tra fine estate e inizio autunno.
Anche l’inflazione core in media d’anno dovrebbe risultare nel 2019 circa in linea con quanto visto nel 2018 (0,7%).
In questo caso, ci aspettiamo un ulteriore calo nei prossimi mesi, seguito da un recupero, su valori attorno all’1%, nei mesi finali dell’anno.
Fonte : BondWorld.it